Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 265 del 2024

ECLI:IT:TARVEN:2024:265SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento amministrativo di riqualificazione di un'area urbana storica, adottato dal Comune in collaborazione con la Soprintendenza competente per la tutela dei beni culturali e paesaggistici, può legittimamente comportare la cessazione di concessioni di occupazione di suolo pubblico preesistenti, qualora ciò risulti necessario per il perseguimento dell'interesse pubblico alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico. In tali casi, il principio di proporzionalità impone che l'Amministrazione, nel bilanciare gli interessi pubblici e privati coinvolti, adotti misure idonee e limitate allo stretto necessario per il raggiungimento dell'obiettivo di riqualificazione, valutando attentamente la situazione concreta e gli effetti che il provvedimento determina sulla posizione giuridica del privato titolare della concessione. Inoltre, il principio di buona amministrazione richiede che l'Amministrazione, pur potendo legittimamente disporre la cessazione della concessione, conceda al privato un congruo termine per adeguarsi alla nuova situazione, al fine di evitare pregiudizi sproporzionati e consentire il riassetto dell'attività economica. Infine, il principio di imparzialità impone che l'Amministrazione applichi in modo uniforme e non discriminatorio le misure di riqualificazione, senza operare ingiustificate differenziazioni tra i diversi concessionari interessati.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/02/2024

N. 00265/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00345/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 345 del 2015, proposto dalla Ditta Individuale Bacci Alberto, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Paolo Bettiol, con domicilio eletto presso il suo studio in Venezia - Mestre, via Rampa Cavalcavia 1;

contro

Comune di Venezia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Maurizio Ballarin, Antonio Iannotta, Nicoletta Ongaro, con domicilio eletto presso la sede dell’Avvocatura civica in Venezia, S. Marco, 4091;
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggist…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.