Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 110 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:110SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza, può ordinare all'amministrazione soccombente di adempiere pienamente a una precedente sentenza passata in giudicato, entro un termine perentorio, e, in caso di persistente inadempimento, nominare un commissario ad acta per l'esecuzione sostitutiva, a spese dell'amministrazione. Tale potere del giudice amministrativo trova fondamento negli articoli 24 e 111 della Costituzione, che garantiscono il diritto di azione e il giusto processo, nonché nell'esigenza di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale già conseguita dal creditore. Il giudice, nel valutare la condotta dell'amministrazione, deve tenere conto del fatto che il creditore ha già ottenuto una sentenza definitiva a suo favore, la quale non può essere vanificata da proroghe legislative o inerzie dell'amministrazione. Pertanto, il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, è tenuto a garantire l'esecuzione della precedente pronuncia, anche attraverso l'adozione di misure coercitive nei confronti dell'amministrazione inadempiente, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del principio di uguaglianza tra le parti. La nomina di un commissario ad acta rappresenta uno strumento necessario per superare l'inerzia dell'amministrazione e dare concreta attuazione al giudicato, senza che ciò possa essere impedito da successive disposizioni legislative volte a sospendere o ritardare l'esecuzione della sentenza.

Sentenza completa

N. 05266/2009
REG.RIC.

N. 00110/2014 REG.PROV.COLL.

N. 05266/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5266 del 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio, in Roma, via Polibio, 15;

contro

Asl RM/C, in persona del legale rappresentante p.t., n.c.;

per l’ottemperanza

al giudicato formatosi sulla sentenza n. 15863/06 del Tribunale Civile di Roma sez. II del 12.7.2006, con la quale l’ASL RM C è stata condannata a pagare alla ricorrente gli interessi legali ex art. 1284 c.c. (2,5% annuo) sulla sorte capitale già corrisposta per le forniture relative al periodo agosto 2002 sino al febbraio 2003 comp…

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