Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il bando di gara e il capitolato di appalto non possono fondare un diritto alla durata semestrale del servizio, in quanto le relative previsioni hanno carattere meramente indicativo e non vincolante per la stazione appaltante. La proroga del contratto alla scadenza è una mera facoltà e non un obbligo per l'amministrazione, in quanto il principio generale impone il ricorso a nuova procedura di gara per la scelta del contraente, salvo comprovate ragioni di convenienza e pubblica utilità che giustifichino il rinnovo o la proroga. Pertanto, il diniego di stipula di un contratto di durata semestrale o di proroga del servizio alla scadenza non integra alcuna violazione di legge o eccesso di potere, essendo tali determinazioni rientranti nella discrezionalità della stazione appaltante, purché adeguatamente motivate. Analogamente, l'affidamento provvisorio del servizio alle ditte uscenti, ai sensi dell'art. 125 del Codice dei contratti pubblici, non è illegittimo ove risulti giustificato da criteri di economicità e convenienza per l'amministrazione.