Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5151 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:5151SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il diniego di rinnovo di una concessione di occupazione di suolo pubblico, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il Piano di Massima Occupabilità (PMO) costituisce un atto generale di programmazione e pianificazione che reca una disciplina complessiva del territorio per quanto concerne le occupazioni di suolo pubblico, tenendo conto degli interessi pubblici da considerare nel governo del territorio. La formazione del PMO è soggetta all'applicazione dell'art. 13 della legge 241/1990 e mira a garantire una rigorosa tutela del patrimonio storico, culturale, artistico ed ambientale, nonché a garantire un equilibrio tra l'espansione delle attività commerciali, la regolamentazione del traffico urbano e la tutela della residenzialità. 2. In applicazione dei criteri tecnici elaborati dall'amministrazione per la redazione del PMO, l'amministrazione può legittimamente negare il rinnovo di concessioni di occupazione di suolo pubblico in aree destinate a parcheggio codificato misto, ovvero con presenza sia di sosta a pagamento che di sosta libera/gratuita, al fine di salvaguardare l'equilibrio tra le diverse tipologie di parcheggio. 3. La mancata comunicazione di avvio del procedimento di diniego di rinnovo della concessione non determina l'illegittimità del provvedimento finale, qualora emerga che l'amministrazione non avrebbe potuto adottare un provvedimento diverso da quello effettivamente emanato. 4. Non sussiste alcun legittimo affidamento del concessionario sulla prosecuzione dell'occupazione di suolo pubblico oltre la scadenza del periodo di concessione, rientrando nella discrezionalità dell'amministrazione, in qualità di proprietaria dell'area, decidere di non rinnovare la concessione alla scadenza. 5. Il mancato rinnovo della concessione alla scadenza non configura una revoca ai sensi dell'art. 21-quinquies della legge 241/1990, non essendovi alcuna modifica delle circostanze di fatto o di diritto esistenti al momento del rilascio o del rinnovo della concessione.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/04/2019

N. 05151/2019 REG.PROV.COLL.

N. 08418/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8418 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Società Antico Romagnolo A Rl e Roberta Pepi, in proprio e quale legale rappresentante p.t. della società Antico Romagnolo, rappresentati e difesi dall'avvocato Daniele Vagnozzi, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Giunio Bazzoni, 3;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Alessandro Rizzo, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Tempio di Giove;

per l'annullamento

della nota del Comune di Roma, Municipio Centro Storico…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.