Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41955 del 8 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:41955PEN

Massima

Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto anche dalla pluralità, gravità e protrazione nel tempo delle condotte delittuose contestate, in quanto indice sintomatico di una personalità incline alla commissione di ulteriori illeciti, indipendentemente dall'attualità della condotta criminosa. Le modalità e le circostanze oggettive del fatto-reato, considerate nella loro obiettività, possono altresì essere valutate ai fini della valutazione negativa della personalità dell'indagato e della sussistenza del pericolo di reiterazione, in applicazione dei criteri stabiliti dall'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 41/2014 TRIB. LIBERTA' di SALERNO, del 10/02/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), il quale chiede il rigetto.

udito il difensore avv. (OMISSIS) di (Ndr: testo originale non comprensibile) che chiede l'accoglimento del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

(OMISSIS), tramite il difensore ricorre per Ca…

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