Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 4195 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:4195SENB

Massima

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L'occupazione abusiva di un'area demaniale marittima, in assenza di un valido titolo concessorio, legittima l'adozione da parte dell'Amministrazione competente di un provvedimento di demolizione delle opere realizzate, senza che sia necessario accertare la sussistenza di uno specifico interesse pubblico alla rimozione. Infatti, l'attività di ripristino della legalità demaniale è doverosa e vincolata per l'Ente, non richiedendo una valutazione discrezionale dell'interesse pubblico, in quanto l'area, per sua natura, è sottratta alla disponibilità dei privati. Pertanto, il provvedimento di demolizione, adottato nei confronti di opere abusive realizzate su suolo demaniale, non è inficiato da vizi di eccesso di potere, essendo l'Amministrazione tenuta a rimuovere le occupazioni sine titulo, a tutela del preminente interesse pubblico alla corretta gestione e utilizzazione del demanio marittimo. La natura demaniale dell'area può essere accertata anche sulla base di elementi oggettivi, come la sua inclusione negli atti di delimitazione degli arenili approvati dal Comune e la sua rappresentazione nella cartografia del demanio, indipendentemente da quanto risultante da atti di compravendita tra privati, i quali non possono incidere sulla qualificazione giuridica del bene. Inoltre, la pregressa adozione di un provvedimento analogo, divenuto definitivo per mancata impugnazione, rafforza la legittimità dell'ordine di demolizione, in assenza di qualsiasi titolo autorizzatorio in capo al privato.

Sentenza completa

N. 03031/2011
REG.RIC.

N. 04195/2011 REG.PROV.COLL.

N. 03031/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 60 e 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 3031 del 2011, proposto da:
Amerina Scovacricchi, rappresentata e difesa dall’Avv. Stefano Marzano, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via F. Paulucci de’ Calboli, 60;

contro

Il Comune di Pomezia, in persona del Sindaco
pro tempore
, costituito in giudizio, rappresentato e difeso dagli Avv.ti Adriano Rocco e Giovanni Pascone, con domicilio eletto presso lo studio dell’Avv. Fabio Lucchesi in Roma, via Germanico, 246;
la Agenzia delle Entrate - Filiale del Lazio, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, costituita in giudizio…

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