Il Sindaco, in qualità di ufficiale di Governo, può adottare provvedimenti contingibili e urgenti, anche di carattere eccezionale ed imprevedibile, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana, qualora sia impossibile utilizzare i normali mezzi apprestati dall'ordinamento giuridico. Tuttavia, tali poteri straordinari non possono essere esercitati da un dirigente comunale, in quanto spettano esclusivamente al Sindaco, in quanto ufficiale di Governo, ai sensi dell'art. 54 del D.Lgs. n. 267/2000 (T.U.E.L.). Pertanto, un provvedimento adottato da un dirigente comunale, motivato sulla base di esigenze di tutela della pubblica sicurezza e incolumità in ragione di una omissione attribuibile a terzi, ai quali si ordina un facere oneroso, non può essere ricondotto nelle attribuzioni dirigenziali ai sensi dell'art. 107 T.U.E.L., ma va correttamente inquadrato nella potestà extra ordinem del Sindaco, anche in ragione delle motivazioni di urgenza che emergono chiaramente dal contenuto dell'atto. In tali casi, il provvedimento adottato dal dirigente comunale è illegittimo e deve essere annullato.