Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10251 del 5 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10251PEN

Massima

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Il reato di truffa si configura quando l'agente, con artifizi o raggiri, induce in errore la persona offesa, facendole compiere un atto di disposizione patrimoniale a proprio vantaggio. L'elemento oggettivo del reato sussiste quando l'agente pone in essere condotte ingannevoli idonee a determinare l'altrui errore e l'indebito profitto, mentre l'elemento soggettivo richiede il dolo specifico, ossia la consapevolezza e volontà di trarre ingiusto profitto mediante l'altrui inganno. La prova del reato può essere desunta da elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali la titolarità dell'utenza telefonica utilizzata per la commissione delle truffe, la riscossione delle somme provento del reato, nonché le dichiarazioni testimoniali delle vittime. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione complessiva delle circostanze aggravanti e attenuanti ai fini della determinazione della pena, purché la motivazione sia logica e coerente, senza necessità di un'analitica confutazione di ogni singola deduzione difensiva. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, per manifesta infondatezza dei motivi, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, come la prescrizione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2364/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 10/07/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FABRIZIO DI MARZIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di Appello di Milano ha conferma…

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