Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14820 del 18 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:14820PEN

Massima

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Il provvedimento di ripristino della custodia cautelare ex art. 307 comma 2 lett. b) c.p.p., idoneo a far rivivere l'originaria misura, è impugnabile dall'interessato con l'appello e non con il riesame, in quanto la misura cautelare, pur avendo perso efficacia per decorso dei termini massimi, non è stata eliminata del tutto, sicché il suo successivo ripristino comporta la reviviscenza della stessa, rendendo l'appello l'unico mezzo di impugnazione esperibile. Il giudice investito di una impropria istanza di riesame avverso tale provvedimento ha l'obbligo, in ossequio al favor impugnationis, di riqualificarla come appello, anche in assenza della formale indicazione dei motivi, essendo tale requisito non essenziale ai fini della validità dell'impugnazione. Pertanto, la declaratoria di inammissibilità dell'impugnazione per mancanza dei motivi di appello non è corretta, dovendo il giudice procedere alla riqualificazione dell'atto, in applicazione del principio di conservazione degli atti processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria C. - rel. Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1276/2011 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 22/07/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA CRISTINA SIOTTO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. ANIELLO Roberto che ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile;

udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RILEVA

Con ordinanza del 22/7/2011…

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