Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36122 del 27 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:36122PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice, nel valutare l'adeguatezza della misura cautelare della custodia in carcere, deve considerare che qualsiasi misura meno afflittiva, come gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, può rivelarsi inadeguata a contenere il pericolo di reiterazione del reato, qualora l'indagato abbia dimostrato di essere estremamente trasgressivo e animato da propositi vendicativi nei confronti della persona offesa, avendo già violato le prescrizioni inerenti a precedenti misure cautelari. In tali casi, il giudice può ritenere che la sola misura cautelare idonea a scongiurare il pericolo di reiterazione criminosa sia la custodia in carcere, in quanto qualsiasi altra misura meno afflittiva lascerebbe l'indagato sostanzialmente libero di agire e potrebbe addirittura acuire la sua ira nei confronti della persona offesa. Pertanto, il giudice, nel motivare l'adeguatezza della custodia in carcere, deve dare conto in modo articolato delle gravi modalità delle condotte poste in essere dall'indagato e della sua pregressa trasgressività rispetto alle misure cautelari disposte, al fine di giustificare l'impossibilità di applicare misure meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta da

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Relatore

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MAGRO Maria Beatrice - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ci.An., nato a N il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 10/05/2024 del Tribunale di Napoli
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Antonella Di Stasi;
lette le richieste scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Fulvio Baldi, che ha concluso chiedendo di dichiararsi l'inammissibilità del ricorso con le statuizioni conseguenti.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 10/05/2024, il Tribunale di Napoli rigettava l'appello ex art. 310 cod. proc. pen. pro…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.