Il rilascio e la revoca della licenza di polizia per il commercio di oggetti preziosi usati sono soggetti a valutazione discrezionale dell'autorità amministrativa, la quale può negare o revocare la licenza in presenza di condanne penali per reati contro la personalità dello Stato, l'ordine pubblico, la violenza, il furto, la rapina, l'estorsione, il sequestro di persona, la violenza o resistenza all'autorità, nonché in caso di mancata prova della buona condotta da parte dell'interessato. Tale valutazione discrezionale deve essere adeguatamente motivata, tenendo conto della delicatezza degli interessi pubblici connessi all'attività di commercio di oggetti preziosi e della potenziale idoneità dei comportamenti accertati a mettere a rischio la sicurezza dei traffici commerciali, anche in assenza di una tassatività dell'elenco dei reati ostativi previsti dalla legge. L'amministrazione non è tenuta a dimostrare un consolidato affidamento dell'interessato nel mantenimento della licenza, qualora il breve lasso di tempo intercorso tra il rilascio e la revoca della stessa escluda la formazione di tale affidamento.