Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5850 del 12 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:5850PEN

Massima

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Il possesso e la cessione di sostanze stupefacenti, anche in quantità modesta, integrano il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, con conseguente applicazione della relativa sanzione penale, la cui determinazione deve tenere conto della gravità del fatto, della personalità dell'imputato e di ogni altra circostanza rilevante ai sensi dell'art. 133 c.p., senza che il giudice sia tenuto a una motivazione particolarmente analitica quando la pena irrogata rientri nel minimo edittale previsto. Il principio di correlazione tra imputazione e sentenza non è violato quando, pur a fronte di una contestazione di ampia portata, il giudice di merito abbia affermato la responsabilità dell'imputato limitatamente all'effettiva consistenza degli illeciti accertati sulla base delle prove acquisite, senza che ciò comporti un pregiudizio per i diritti della difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

El. Vi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Bologna in data 12.05.2009 che ha confermato la condanna alla pena di anni 6 di reclusione euro 30.000 di multa infettagli nel giudizio di primo grado per il reato di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articolo 73, comma 1 e comma 1 bis;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere…

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