Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40408 del 30 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:40408PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta da indicatori fattuali che, sulla base di regole di esperienza inerenti alla fenomenologia della criminalità organizzata, consentano di inferire logicamente l'appartenenza del soggetto al sodalizio. Tali indizi devono essere connotati da gravità, precisione e concordanza, senza alcun automatismo probatorio, e devono essere espressione non occasionale dell'adesione dell'indagato al gruppo, con coscienza e volontà di farne parte e di contribuire al suo sviluppo criminale. La mera disponibilità mostrata verso singoli associati, anche di vertice, non è sufficiente a integrare la prova della partecipazione, essendo necessario che il contributo offerto sia rivolto senza condizioni al sodalizio e assuma natura e ampiezza tali da disegnare un'adesione permanente e volontaria allo stesso per ogni fine illecito suo proprio. Pertanto, la motivazione che intende affermare la responsabilità di un soggetto per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa deve contenere un'adeguata e puntuale valutazione degli elementi indiziari, evitando di limitarsi ad una mera elencazione descrittiva delle risultanze investigative o a generiche affermazioni sulla "solidità" e "gravità" degli indizi, senza una reale analisi critica e argomentativa degli stessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. BASSI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 20/12/2013 del Tribunale di Reggio Calabria;

esaminati il ricorso, l'ordinanza impugnata e gli atti ostensibili;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere Dott. PAOLONI Giacomo;

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

uditi i difensori del ricorrente, avv…

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