Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28129 del 19 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:28129PEN

Massima

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Il procedimento di prevenzione è autonomo rispetto al processo penale e legittima la valutazione, nel primo, degli elementi acquisiti nel secondo, anche quando questo si sia concluso con l'assoluzione dal reato. La misura di prevenzione costituisce infatti un intervento praeter delictum, finalizzato a colpire fenomeni di pericolosità speciale, al di fuori delle finalità di prevenzione di carattere generale connesse all'azione penale. Pertanto, gli indizi di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso, richiesti dalla legge per l'applicazione della misura di prevenzione, possono essere correttamente tratti dagli atti del processo penale, benché definito con l'assoluzione, in quanto la valutazione nel procedimento di prevenzione segue criteri e parametri differenti rispetto al processo penale. Inoltre, l'attualità della pericolosità sociale, necessaria per l'applicazione della misura, può essere desunta anche da fatti e comportamenti successivi all'eventuale precedente applicazione di una misura di prevenzione, senza che ciò configuri un inammissibile bis in idem di natura preventiva. Infine, la violazione di legge dedotta in relazione all'inattualità della pericolosità sociale non è deducibile in sede di legittimità, in quanto attiene al vizio di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FI. Fi. , nato il (OMESSO);

avverso il decreto della Corte d'appello di Catanzaro 27 marzo 2009;

Letta la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dott. GIALANELLA Antonio, il quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dott. MANNINO Saverio F..

Osserva:

IN FATTO E DIRITTO

Con Decreto 20 dicembre 2006 il Tribunale di Vibo Valentia applicava Fi.Fi. , quale indiziato di app…

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