Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39710 del 23 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:39710PEN

Massima

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Il militare che, in violazione dei doveri d'ufficio, attesta falsamente sulla documentazione ufficiale di aver svolto servizi di guardia, ore di lavoro straordinario o turni di ronda mai effettivamente prestati, al fine di ottenere indebitamente il pagamento di emolumenti non dovuti, commette il reato di truffa militare di cui all'art. 234 c.p.m.p. La condotta fraudolenta, caratterizzata dalla consapevole e volontaria alterazione della realtà, integra l'elemento oggettivo del reato, mentre l'elemento soggettivo è integrato dal dolo generico, consistente nella cosciente volontà di conseguire un ingiusto profitto mediante l'induzione in errore dell'amministrazione militare. Il fatto che il militare abbia agito su suggerimento di superiori gerarchici o per compensare prestazioni lavorative non retribuite non esclude la responsabilità penale, configurando al più un errore di diritto irrilevante. Inoltre, la giurisdizione per il reato di truffa militare spetta all'autorità giudiziaria militare, in quanto il danno economico incide sull'amministrazione militare di appartenenza del soggetto attivo, che costituisce parte integrante delle forze armate dello Stato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 45/2015 della Corte Militare di Appello di Roma del 09.09.2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso ed udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), che si ha illustrato i motivi d…

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