Il provvedimento di sospensione dei lavori e di demolizione di opere edilizie abusive realizzate in assenza di autorizzazione paesaggistico-ambientale e in violazione delle norme urbanistiche vigenti deve essere notificato al destinatario entro il termine decadenziale di 60 giorni dalla sua adozione, ai sensi dell'art. 29 del Codice del processo amministrativo. Decorso tale termine, il ricorso avverso il provvedimento di demolizione è da dichiararsi irricevibile per tardività della notifica, anche qualora il destinatario abbia presentato domanda di condono edilizio, in quanto la presentazione della domanda di condono non sospende il termine per l'impugnazione del provvedimento sanzionatorio. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il termine di 60 giorni per l'impugnazione di un provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive decorre dalla data di notifica dello stesso al destinatario, a prescindere dalla presentazione di una domanda di condono edilizio, la quale non incide sulla decorrenza del termine per l'impugnazione. La massima sottolinea l'importanza del rispetto del termine decadenziale per l'impugnazione dei provvedimenti sanzionatori in materia edilizia e urbanistica, a tutela della certezza dei rapporti giuridici e dell'efficacia dell'azione amministrativa, anche in presenza di istanze di condono. Il linguaggio utilizzato è tecnico-giuridico, con riferimenti alle norme di legge applicabili (art. 29 c.p.a., artt. 27, 30 e 31 d.P.R. 380/2001, art. 146 d.lgs. 42/2004) e ai principi giurisprudenziali consolidati in materia.