Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51945 del 14 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51945PEN

Massima

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Il reato associativo finalizzato al traffico di stupefacenti, anche se commesso con il contributo di un gruppo criminale organizzato straniero, integra la circostanza aggravante della transnazionalità prevista dalla legge, purché risulti provata la sussistenza di un'organizzazione criminale operante sia in Italia che all'estero, con collegamenti e sinergie tra i diversi gruppi. La disponibilità di armi da parte dei membri dell'associazione, anche se non perfettamente funzionanti, è altresì circostanza aggravante, in quanto idonea a rafforzare il vincolo associativo e la capacità di intimidazione del sodalizio. Ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari, la gravità indiziaria del reato associativo, desumibile da un compendio probatorio sovrabbondante, giustifica l'applicazione della presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, senza che assumano rilievo considerazioni relative alle condizioni di salute dell'indagato o a provvedimenti adottati nei confronti di altri coimputati. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, deve motivare in modo congruo e immune da vizi logici, senza che possano essere censurate in sede di legittimità le valutazioni di merito compiute, se sorrette da argomentazioni adeguate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - rel. Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/02/2017 del TRIB. LIBERTA' di BARI;
sentita la relazione svolta dal Presidente Dott. MOGINI STEFANO;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. PRATOLA GIANLUIGI;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore avvocato (OMISSIS) del foro di FOGGIA in difesa di (OMISSIS), dopo discussione nel riportarsi ai motivi aggiunti, ha insistito nell'accoglimento del ricorso.<…

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