Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25837 del 4 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25837PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., richiede, sotto il profilo oggettivo, un concreto contributo dell'indagato o imputato, apprezzabile sul piano causale, all'esistenza o al rafforzamento dell'associazione medesima e, sotto il profilo soggettivo, la desumibilità dai fatti dell'affectio societatis, intesa come permanente disponibilità del soggetto ad adoperarsi per l'attuazione del programma del sodalizio. La condotta di partecipazione è riferibile solo a colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare, più che uno "status" di appartenenza, un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. La mera frequentazione di soggetti affiliati al sodalizio criminoso, ovvero sporadici contatti avvenuti in occasione di eventi sociali, non sono di per sé soli idonei a ravvisare specifici comportamenti ovvero fatti concreti che, sul piano logico, possano ritenersi significativi di un consapevole apporto dell'indagato al perseguimento degli interessi del sodalizio, in assenza di elementi che dimostrino il suo ruolo dinamico e funzionale all'interno dell'organizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1268/2011 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 29/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Fodaroni Giuseppina, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza de…

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