Consiglio di Stato sentenza n. 25 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:25SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La normativa regionale che consente, in deroga al divieto di nuovi interventi edilizi prima dell'approvazione del piano paesaggistico, la realizzazione di interventi previsti in strumenti urbanistici attuativi approvati e convenzionati prima di una certa data, richiede in modo cumulativo il legittimo avvio delle opere di urbanizzazione, la realizzazione del reticolo stradale e l'irreversibile trasformazione del territorio, non essendo sufficiente il solo rilascio dei titoli abilitativi. Tale interpretazione, fondata sul significato proprio delle parole secondo la connessione di esse e sulla finalità di tutela del paesaggio perseguita dalla normativa, impone una rigorosa verifica dei presupposti fattuali, in quanto le deroghe a tutele paesaggistiche costituiscono previsioni eccezionali da interpretare restrittivamente. Pertanto, l'annullamento in autotutela dell'autorizzazione paesaggistica è legittimo ove risulti l'assenza di tali presupposti, senza che rilevi l'omessa comunicazione di avvio del procedimento o del preavviso di rigetto, trattandosi di irregolarità formali non invalidanti l'atto conclusivo, il cui contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso. Analogamente, la dichiarazione di improcedibilità dell'impugnativa degli ordini di sospensione dei lavori e di rigetto dell'istanza di proroga della convenzione di lottizzazione è corretta, in quanto tali provvedimenti hanno natura cautelare e la loro illegittimità non incide sull'interesse all'accertamento giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO
IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE SESTA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 3898 del 2009, proposto da: Tr. s.r.l., rappresentata e difesa dall'avv. Gi.Co., con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma;
contro
Ministero per i beni e le attività culturali, Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggio, patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico di Cagliari e Oristano, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi 12; Comune di Villasimius, rappresentato e difeso dall'avv. Ro.Ca., con domicilio eletto presso Ni.Gi. in Roma;
nei confronti di
Se. s.r.l.;
per la riforma
della sentenza del T.A.R. SARDEGNA, SEZIONE II, n. 00387/2008, resa tra le parti, concernente annullamento di autorizzazione paesaggistica per realizzazione di unità immobili…

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