Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39975 del 29 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:39975PEN

Massima

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Il falso in atto pubblico commesso dal progettista e dal soggetto richiedente, attestando un'altezza del fabbricato superiore a quella effettiva al fine di ottenere la concessione edilizia senza modifiche, integra il reato di cui all'art. 481 c.p. anche in presenza di obiettive difficoltà di misurazione, in quanto la condotta è coscientemente volta a conseguire un indebito vantaggio, come l'innalzamento dell'edificio di 55 cm, senza il necessario adeguamento della concessione. La Corte di merito, attraverso una motivazione congrua e logica, ha correttamente accertato la sussistenza del dolo, respingendo la richiesta di rinnovazione istruttoria volta a dimostrare l'inesistenza dello stesso, in quanto il consulente di parte era già stato ampiamente sentito in primo grado e ogni ulteriore audizione appariva superflua, non essendo necessaria una rivalutazione delle prove già acquisite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) SC. FR., N. IL (OMESSO);

2) GI. RO., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/11/2005 CORTE APPELLO di FIRENZE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. MONETTI Vito, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.

La Corte di Cassazione:

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