Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La valutazione della prova ai fini dell'affermazione della responsabilità penale non può essere parcellizzata e avulsa dal contesto probatorio complessivo, ma deve considerare ogni singolo fatto e il loro insieme in modo logico, armonico e consonante, senza limitarsi a richiamare singoli brani di dichiarazioni. L'indagine di legittimità sulla motivazione della decisione impugnata è circoscritta al solo riscontro dell'esistenza di un apparato argomentativo logico sui vari punti della decisione, senza possibilità di sovrapporre il proprio apprezzamento delle risultanze processuali a quello compiuto dai giudici di merito. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche deve essere adeguatamente motivato, evidenziando gli elementi che escludono la meritevolezza della mitigazione del trattamento sanzionatorio, senza la necessità di contestare o invalidare gli elementi posti a fondamento della richiesta. L'applicabilità della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. è esclusa in caso di reiterazione degli episodi di reato.