Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33862 del 31 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:33862PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la congruità e logicità della motivazione dei provvedimenti cautelari, deve limitarsi a verificare se il giudice di merito abbia adeguatamente argomentato, in relazione ai parametri normativi previsti, circa la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, senza poter riesaminare nel merito le valutazioni compiute. Pertanto, le doglianze del ricorrente che censurano la valutazione del giudice di merito in ordine alla gravità indiziaria e alle esigenze cautelari, in assenza di manifeste illogicità, non possono trovare accoglimento, essendo compito esclusivo del giudice di merito formulare la prognosi di pericolosità dell'indagato. Il tempo trascorso dalla commissione del reato non esclude automaticamente l'attualità del pericolo di reiterazione, che deve essere valutato in relazione a situazioni correlate con i fatti del procedimento ed inerenti ad elementi sintomatici della pericolosità dell'indagato. Inoltre, il giudice di merito può ritenere adeguata la misura cautelare più grave, ove ritenga che l'indagato non sia incline alla spontanea osservanza di prescrizioni inerenti misure meno afflittive, in ragione della gravità della condotta posta in essere, delle modalità particolarmente violente della stessa e dei precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 950/2014 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 09/12/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MIRELLA CERVADORO;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del dr. ((omissis)) che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile;

Uditi i difensori di fiducia avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS) che hanno concluso per l'accoglimento del ricorso.

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