Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La stazione appaltante, nel valutare l'offerta economica presentata dai concorrenti in una gara pubblica, non può procedere all'esclusione automatica di un'offerta per il solo fatto che il costo del lavoro indicato sia inferiore a quello stimato dalla stazione appaltante nel capitolato speciale, senza prima verificare la congruità complessiva dell'offerta, in particolare del costo della manodopera, ai sensi degli artt. 95, comma 10, e 97 del d.lgs. n. 50/2016. La disposizione del capitolato che prevede un costo minimo del personale non soggetto a ribasso non può essere interpretata come una clausola di esclusione automatica, ma deve essere intesa come misura volta a garantire il rispetto dei minimi salariali retributivi indicati nelle tabelle ministeriali. La stazione appaltante, pertanto, è tenuta a motivare adeguatamente l'eventuale esclusione, valutando nel complesso l'offerta presentata, anche con riferimento all'applicabilità di eventuali misure agevolative che possano incidere sul costo del lavoro.