Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 11690 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:11690SENB

Massima

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Il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione dei motivi ostativi di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 determina l'annullamento del provvedimento amministrativo discrezionale, senza che l'amministrazione possa dimostrare in giudizio che l'atto non avrebbe potuto avere un contenuto diverso da quello adottato. L'amministrazione, nel riesaminare la questione, deve tenere conto degli elementi evidenziati dalla difesa del ricorrente e delle recenti pronunce della Corte Costituzionale in materia, esercitando il proprio potere discrezionale nel rispetto del principio del contraddittorio procedimentale e dei diritti fondamentali dell'interessato. Il giudice amministrativo, nel disporre l'annullamento dell'atto illegittimo, può impartire all'amministrazione direttive conformative, senza tuttavia sostituirsi alle sue valutazioni discrezionali.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/07/2023

N. 11690/2023 REG.PROV.COLL.

N. 08986/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 8986 del 2023, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell’Interno, Questura di Roma, in persona del legale rappresentante pro tempore, costituiti in giudizio, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento,

previe idonee misure cautelari

- della determinazione dirigenziale della Questura di Roma Commissariato di P.S. Sezionale “Monteverd…

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