Il rapporto di servizio di natura onoraria tra un amministratore locale e l'ente di appartenenza, in cui l'amministratore svolge funzioni pubbliche sulla base di una investitura politico-elettorale, configura una posizione giuridica soggettiva di diritto soggettivo, la cui tutela rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in quanto il trattamento economico spettante all'amministratore è stabilito direttamente dalla legge, senza che l'ente abbia alcun potere discrezionale in merito. Pertanto, qualsiasi controversia relativa all'erogazione o alla congruità di tale trattamento economico non può essere devoluta alla cognizione del giudice amministrativo, ma deve essere proposta innanzi al giudice ordinario, in quanto il diritto fatto valere dal ricorrente ha natura di diritto soggettivo e non di interesse legittimo. Tale principio trova applicazione anche nel caso di amministratori di comunità montane, i quali rivestono una posizione analoga a quella degli amministratori comunali, con la conseguenza che le relative controversie esulano dalla giurisdizione del giudice amministrativo.