Consiglio di Stato sentenza breve n. 1660 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:1660SENB

Massima

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L'autorità amministrativa può revocare l'autorizzazione di polizia per l'attività di accensione di fuochi d'artificio (c.d. "patentino di fuochino") sulla base di un complesso di condanne penali a carico del titolare, anche se non direttamente attinenti all'attività autorizzata, qualora tali condanne denotino gravi carenze nell'attenzione e nel rispetto delle norme di sicurezza, evidenziando l'inaffidabilità complessiva del soggetto nell'esercizio di attività pericolose come quella pirotecnica, in cui le esigenze di tutela dell'incolumità pubblica non consentono deroghe o attenuazioni. Il giudizio di inaffidabilità può fondarsi sull'insieme delle vicende penali accertate a carico del titolare, anche diverse da quelle oggetto di condanna, purché rilevanti ai fini della valutazione della sua personalità e del suo atteggiamento globale, senza che assuma rilievo la mancanza di rigorosa attinenza tra le singole condanne e i compiti del titolare del patentino, essendo sufficiente che il titolo autorizzatorio sia strumentale allo svolgimento dell'attività pericolosa in relazione alla quale si è manifestata l'inaffidabilità del soggetto. Pertanto, il provvedimento di revoca dell'autorizzazione adottato dall'autorità amministrativa sulla base di tale valutazione complessiva risulta legittimo, a prescindere dalla natura e dagli effetti di ciascuna singola condanna penale, anche se pronunciata a seguito di patteggiamento.

Sentenza completa

N. 08717/2012
REG.RIC.

N. 01660/2013REG.PROV.COLL.

N. 08717/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 c.p.a., sul ricorso n. 8717/2012 RG, proposto dal sig. -OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto in Roma, via delle Tre Madonne n. 18. presso lo studio dell’avv. Zambrino,

contro

il Ministero dell'interno, in persona del sig. Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici si domicilia in Roma, via dei Portoghesi n. 12,

per la riforma

della sentenza del TAR Campania – Napoli, sez. V, n. -OMISSIS-, resa tra le parti e concernente la revoca dell’autorizzazione all'attività di accensione …

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