Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35651 del 30 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:35651PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di merito, nel valutare la pericolosità sociale di un soggetto ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione, può legittimamente fondarsi su elementi di prova e/o indiziari tratti da procedimenti penali, anche se non ancora conclusi, nonché su sentenze irrevocabili di condanna, senza essere vincolato dalle statuizioni in ordine all'accertamento della responsabilità penale. Il giudizio di pericolosità sociale deve essere basato su elementi certi, dai quali possa desumersi in modo logico e coerente l'attualità della pericolosità, senza che sia necessario l'accertamento definitivo della responsabilità penale. Il giudice di merito è tenuto a motivare adeguatamente la propria decisione, indicando le specifiche e oggettive circostanze di fatto che denotano la persistente pericolosità sociale del soggetto, senza che sia necessario un esame puntuale di ogni singolo episodio criminoso contestato. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione in materia di misure di prevenzione è limitato alla verifica della violazione di legge, con esclusione del vizio di manifesta illogicità della motivazione, salvo che questa risulti del tutto priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e logicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 10/2010 - R.G.M.P. n. 70/2009 CORTE APPELLO di GENOVA, del 03/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. ANGELA TARDIO;

lette le conclusioni del Procuratore Generale dott. GIOVANNI SALVI, che ha chiesto annullarsi il decreto con rinvio ad altra sezione della Corte d'appello.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto del 3 novembre 2010 la Corte d'…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.