Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5590 del 9 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:5590PEN

Massima

La recidiva, pur essendo una circostanza inerente alla persona del colpevole, viene considerata dal codice penale vigente come una vera e propria circostanza aggravante del reato. Tuttavia, ai fini del computo della prescrizione, nessun effetto può essere riconosciuto alla recidiva se la stessa non è stata effettivamente e ritualmente contestata, in quanto le aggravanti, per essere ritenute dal giudice, devono essere formalmente contestate. Il termine di prescrizione deve essere computato in riferimento alla specifica e concreta configurazione finale del reato, come delineato ed accertato dai giudici di merito, senza che possano essere riconosciuti effetti alla recidiva non formalmente contestata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. POLICHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso presentato "per saltum" ex articolo 569 c.p.p., e ss. da:

Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Savona, Dott. ((omissis)), in data 24.04.07;

avverso la sentenza del GIP del Tribunale di Savona, quale Giudice dell'udienza preliminare, emessa in data 20.04.2007.

Ricorso presentato limitatamente agli imputati:

CO. PI. , n. (OMESSO);

NI. GI. , (OMESSO);

Sentita la relazione della causa fatta…

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