Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26866 del 25 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:26866PEN

Massima

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Il dolo generico è elemento costitutivo del reato di incendio doloso di cui all'art. 423 c.p., che sussiste quando l'agente, pur avendo come scopo primario il danneggiamento di una cosa altrui, è consapevole e vuole che dal suo comportamento possa derivare un pericolo di incendio, il quale poi effettivamente si verifichi, coinvolgendo anche beni diversi da quelli che costituivano l'oggetto materiale del reato. Pertanto, la configurabilità del reato di incendio doloso non è esclusa dalla circostanza che l'agente avesse come finalità esclusiva il danneggiamento di un determinato bene, atteso che, qualora dal suo comportamento derivi comunque un pericolo di incendio e l'incendio si verifichi, egli risponde del reato di cui all'art. 423 c.p. in virtù del dolo generico. Inoltre, la presenza di indizi gravi, precisi e concordanti, quali l'accertata vicinanza dell'imputato al luogo del delitto, i contatti telefonici con il concorrente prima e dopo l'evento, nonché la rilevazione della sua posizione attraverso le celle telefoniche, consente di ritenere provata la sua partecipazione al reato di incendio doloso, senza che possano essere accolte doglianze difensive volte a una diversa valutazione di tali elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);

Avverso la sentenza n. 1175/2014 emessa il 26/05/2014 dalla Corte di appello di Milano;

Udita la relazione svolta in pubblica udienza dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;

Udito il Procuratore generale, in persona del Dott. GAETA Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RILEVATO IN FATTO

1. Con sentenza emessa l'11/10/2013 il G.I.P. del Tribunale di Milano, procedendo con rito abbr…

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