Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46388 del 3 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:46388PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il sequestro preventivo di beni appartenenti a terzi, sul presupposto che essi appartengano di fatto all'indagato, è legittimo solo se l'accusa dimostra, attraverso elementi fattuali gravi, precisi e concordanti, l'esistenza di una discrasia tra intestazione formale e disponibilità effettiva del bene, tale da consentire di affermare con certezza che il terzo intestatario si sia prestato alla titolarità apparente al solo fine di favorire la permanenza dell'acquisizione del bene in capo all'indagato e di salvaguardarlo dal pericolo della confisca. Ove il sequestro sia impugnato dal terzo, questi ha l'onere di allegare elementi che dimostrino la sua esclusiva proprietà del bene, mentre non può far valere eccezioni che riguardino l'indagato e che solo costui potrebbe dedurre. Qualora il terzo assolva tale onere di allegazione, il sequestro deve essere revocato, essendo irrilevante la prova della sussistenza dei presupposti del sequestro, in quanto il bene, essendo di esclusiva proprietà del terzo, non può essere sottoposto a vincolo reale. La ratio legis del sequestro preventivo, infatti, è quella di privare l'indagato di beni che, al di là del dato formale, continuano a rimanere nella sua disponibilità, sicché, una volta che i beni escano definitivamente dalla materiale e giuridica disponibilità dell'indagato e pervengano ad un terzo in assoluta buona fede, la legge tutela costui, con conseguente illegittimità del sequestro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS), contro l'ordinanza del 07/04/2016 del Tribunale del riesame di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. G. Rago;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FODERONI Giuseppina, che ha concluso chiedendo l'acquisizione della richiesta di sequestro avanzata dal Pubblico Ministero ed …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.