Il Comune di Padova, avendo illegittimamente occupato e detenuto un'area di proprietà privata per la realizzazione di un parcheggio pubblico, è tenuto a restituire il bene al legittimo proprietario, ripristinandolo nello stato di fatto e di diritto esistente alla data dell'occupazione. In alternativa, il Comune può adottare un provvedimento di acquisizione sanante, riconoscendo al proprietario un'adeguata indennità per il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale subito, nonché il risarcimento del danno per l'occupazione abusiva. In caso di mancata adozione di uno di tali provvedimenti entro il termine assegnato, il proprietario può richiedere l'adozione di misure esecutive, compresa la nomina di un Commissario ad acta. Il Comune è inoltre condannato al pagamento delle spese di lite. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che l'Amministrazione pubblica, pur perseguendo finalità di interesse generale, non può appropriarsi illegittimamente di beni privati, essendo tenuta a rispettare le garanzie costituzionali della proprietà privata e a risarcire adeguatamente il proprietario per i danni subiti a causa dell'occupazione sine titulo. La restituzione del bene o l'adozione di un provvedimento di acquisizione sanante costituiscono rimedi necessari per porre fine allo stato di illegittimità e per contemperare gli interessi pubblici e privati coinvolti.