Il provvedimento di revoca di un'autorizzazione amministrativa, adottato dall'autorità competente in pendenza di un procedimento avviato dal titolare dell'autorizzazione per la sospensione degli effetti di un'informativa antimafia interdittiva, senza attendere la conclusione di tale procedimento, si pone in contrasto con i principi di ragionevolezza, logicità e buon andamento dell'azione amministrativa, in quanto non tiene conto delle nuove circostanze emerse a seguito di provvedimenti giurisdizionali favorevoli al titolare dell'autorizzazione, che hanno comportato la restituzione dei beni sequestrati e la riqualificazione del reato contestato da associazione di tipo mafioso a mera associazione per delinquere semplice. In tali casi, l'amministrazione è tenuta a rivalutare i presupposti posti a fondamento dell'informativa antimafia, prima di adottare il provvedimento di revoca dell'autorizzazione, al fine di assicurare il rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento sanciti dall'art. 97 della Costituzione e dall'art. 1 della legge n. 241/1990.