Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria funzione di sindacato giurisdizionale sull'attività amministrativa, afferma il principio secondo cui le ordinanze che dispongono la chiusura al traffico di un tratto stradale, limitatamente a determinati giorni e fasce orarie, rientrano nella competenza del dirigente comunale, ai sensi dell'art. 6, comma 4, lett. b), e dell'art. 7, comma 1, lett. a), del Codice della Strada, e non richiedono l'adozione da parte della Giunta comunale, essendo quest'ultima competente solo per le delimitazioni di intere zone pedonalizzate, ai sensi dell'art. 7, comma 9, del medesimo Codice. Tuttavia, tali provvedimenti, pur adottati dal dirigente competente, devono essere sorretti da un'adeguata motivazione che dia conto delle concrete esigenze di mobilità e di sicurezza pubblica che ne giustificano l'emanazione, nonché del bilanciamento di tali interessi pubblici con quelli privati degli operatori economici insediati nell'area interessata dalla chiusura stradale. In assenza di una siffatta motivazione, il Giudice amministrativo è tenuto ad annullare le ordinanze impugnate, in quanto affette da carenza istruttoria e di adeguata ponderazione degli interessi in gioco.