Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35116 del 19 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:35116PEN

Massima

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Il reato di violazione delle prescrizioni imposte dal Questore ai sensi dell'art. 6, comma 2, della legge n. 401 del 1989 è un reato omissivo proprio che si perfeziona all'inutile scadere del termine entro il quale il soggetto deve presentarsi presso il competente ufficio o comando di polizia, a prescindere dalla sussistenza di condotte ulteriori che possano aver messo in pericolo l'ordine pubblico. La prescrizione di presentazione all'autorità di pubblica sicurezza è strumentale al rispetto del divieto di accesso agli impianti sportivi e la sua violazione integra un reato autonomo rispetto alla violazione del divieto di accesso, essendo le due fattispecie connotate da una radicale diversità delle condotte costitutive. L'offensività della condotta può essere esclusa solo quando, in concreto, essa sia del tutto inidonea a mettere in pericolo il bene protetto, come nel caso in cui la presentazione presso l'ufficio o comando di polizia avvenga con pochi minuti di ritardo rispetto all'orario previsto ma comunque in modo tale da consentire la verifica della presenza del soggetto in luoghi diversi dalle aree interessate dal divieto. Tuttavia, l'omessa presentazione tout court non può mai essere ritenuta inoffensiva, in quanto la prescrizione imposta ai sensi del comma 2 dell'art. 6 ha natura "ancillare" e rafforzativa del divieto di cui al comma 1 della medesima disposizione. Inoltre, l'impossibilità per il soggetto colpito dal divieto di accesso agli impianti sportivi di acquistare i biglietti relativi agli incontri di calcio interessati dal divieto stesso non rileva ai fini dell'integrazione del reato, in quanto il provvedimento del Questore non si limita all'ingresso negli impianti ma si estende anche ai luoghi ad essi antistanti e a quelli interessati dal passaggio delle tifoserie. Infine, la specialità della intera materia disciplinata dalla legge n. 401 del 1989 e del reato contestato esclude l'applicabilità dell'art. 650 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta da:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Relatore

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. MAGRO Maria Beatrice - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Di.Al. nato a E il (Omissis)
avverso la sentenza del 13/09/2023 della CORTE APPELLO di PALERMO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALDO ACETO;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale MARILIA DI NARDO, che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso.
Ricorso definito ex. art. 23 comma 8 D.L. 137/2020.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Di.Al. ricorre per l'annullamento della sentenza del 13 settembre 2023 della Corte di appello di…

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