Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2646 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:2646SENT

Massima

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Il titolare di un'autorizzazione all'attività estrattiva che sia stata definitivamente revocata perde la legittimazione a impugnare gli atti amministrativi che conseguono a tale revoca, in quanto viene meno la sua posizione giuridica qualificata rispetto all'esercizio del potere amministrativo. Pertanto, il ricorso proposto da tale soggetto avverso gli atti successivi alla revoca dell'autorizzazione deve essere dichiarato improcedibile, in quanto egli non ha più un interesse giuridicamente rilevante alla loro impugnazione. La pronuncia definitiva sulla revoca dell'autorizzazione estrattiva, infatti, comporta l'estinzione della situazione giuridica attiva protetta dall'ordinamento, che costituiva il presupposto per l'esercizio del relativo potere di impugnazione.

Sentenza completa

N. 05402/2007
REG.RIC.

N. 02646/2013 REG.PROV.COLL.

N. 05402/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5402 del 2007, proposto da:
SOCIETA’ VITIELLO DI ALFREDO srl in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Alfredo Sorge e Filippo di Costanzo, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Napoli, via San Nicola alla Dogana n. 15, come da procura a margine del ricorso;

contro

Regione Campania in persona del Presidente pro tempore, rappresentata e difesa dall’Avv. Rosaria Palma come da procura in calce alla copia notificata del ricorso;
Ente Parco Nazionale del Vesuvio in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Di…

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