Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33697 del 11 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:33697PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione dei fatti a quella operata dal giudice di appello, salvo che non ravvisi vizi logici o contraddittorietà manifeste nella ricostruzione e nell'apprezzamento degli elementi probatori. Il controllo di legittimità si limita a verificare la compatibilità della motivazione adottata con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento, senza poter rileggere autonomamente gli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata o adottare nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione. Il vizio del travisamento della prova, per utilizzo di un'informazione inesistente nel materiale processuale o per omessa valutazione di una prova decisiva, è deducibile in cassazione solo nel caso in cui il dato probatorio asseritamente travisato sia stato introdotto per la prima volta nella motivazione del provvedimento di secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI MESSINA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS) a (OMISSIS);
inoltre:
(OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/10/2015 della Corte di Appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. D'ARCANGELO Fabrizio;
udito il Pubblico Ministero, in persona Sostituto Procuratore Generale Dott. CANEVELLI Paolo, ch…

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