Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25410 del 17 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25410PEN

Massima

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Il partecipe ad un'associazione di tipo mafioso, anche se detenuto, non può ritenersi automaticamente escluso dal sodalizio criminoso, salvo che non intervenga la cessazione oggettiva della consorteria o la sua esclusione o recesso, positivamente accertati. La permanenza della partecipazione all'associazione mafiosa può essere desunta anche dal coinvolgimento dell'indagato in episodi estorsivi, i quali, pur risalenti nel tempo, costituiscono elementi di riscontro individualizzante alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia che lo abbia indicato come affiliato al gruppo. Pertanto, in presenza di tali elementi, non può ritenersi venuta meno l'attualità delle esigenze cautelari, in quanto l'associazione mafiosa è contestata come in atto. Inoltre, le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, se sorrette da concreti riscontri, possono costituire valido fondamento per il giudizio di sussistenza del grave quadro indiziario, senza che sia necessario che il collaboratore abbia indicato specifici dettagli circa l'entità dei contributi economici o delle utilità fornite all'indagato, essendo sufficiente l'accertamento della sua partecipazione agli episodi estorsivi attribuiti al sodalizio criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusep - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/01/2016 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE DE MARZO;
sentite le conclusioni del PG Dott. DELIA CARDIA che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 14/01/2016 il Tribunale di Napoli ha confermato il provvedimento del locale G.i.p., che aveva applicato la misura della custodia cautelare in carcere a (OMISSIS), a carico del quale si e' ritenuto…

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