Il diritto di un gestore di impianto di trattamento e recupero di rifiuti non pericolosi a ottenere la revisione tariffaria, ai sensi della normativa di riferimento, deve essere adeguatamente valutato e riconosciuto dall'amministrazione competente, la quale è tenuta a pronunciarsi in modo espresso e motivato sulla richiesta del gestore, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Qualora l'amministrazione neghi indebitamente tale revisione tariffaria, il gestore può agire in giudizio per ottenere l'accertamento del proprio diritto e la condanna dell'amministrazione all'adozione delle misure idonee a tutelare la propria situazione giuridica soggettiva, fermo restando il diritto al risarcimento del danno eventualmente subito a causa del comportamento illegittimo dell'amministrazione. In tali casi, il giudice amministrativo è chiamato a verificare la legittimità dell'operato dell'amministrazione e, ove ne ricorrano i presupposti, a dichiarare la cessazione della materia del contendere a seguito dell'adozione dei provvedimenti richiesti dal gestore, compensando le spese di giudizio in considerazione della peculiarità della vicenda controversa e dell'esito della lite.