Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 34894 del 17 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:34894PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale di massimo rigore, sussiste quando il giudice, sulla base di un apprezzamento complessivo del quadro indiziario e della personalità del soggetto, desume una prognosi negativa in ordine alla sua capacità di rispettare le prescrizioni di misure meno afflittive. Tale valutazione deve tenere conto dei precedenti penali, del contesto criminale di riferimento, dell'assenza di alternative fonti di sostentamento e della concreta possibilità che il soggetto si sottragga ai controlli, in ragione della sua spiccata pericolosità sociale. Il giudice non è tenuto a verificare la probabilità di una prossima occasione a delinquere, essendo sufficiente accertare la concreta e attuale possibilità di reiterazione di reati della stessa indole, desumibile dal complesso degli elementi acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - rel. Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma quale giudice del riesame cautelare in data 29 Dicembre 2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)) la quale ha chiesto pronunciarsi la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Roma in funzione di giudice del riesame cautelare confermava la ordinanza custodiale emessa dal Tribunale di Velletri nei confronti del prevenuto …

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