Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il rilascio o il rinnovo delle concessioni demaniali marittime (o lacuali o fluviali) deve avvenire all'esito di una procedura ad evidenza pubblica che assicuri il rispetto dei principi di non discriminazione in base alla nazionalità, di parità di trattamento, di trasparenza e di pubblicità. Tali principi trovano applicazione ad ogni fattispecie che dia luogo a prestazione di attività economiche o che comunque costituisca condizione per l'esercizio di dette attività, anche al di fuori di uno stretto ed asettico automatismo di proroga. Pertanto, la valutazione della durata della concessione in ragione dell'entità e della rilevanza economica degli investimenti effettuati dal concessionario deve essere effettuata caso per caso, nel rispetto dei suddetti principi, senza che ciò possa comportare un obbligo di proroga automatica. L'amministrazione, nel procedimento di assegnazione dei beni demaniali, è tenuta ad assicurare l'effettiva equipollenza delle condizioni offerte dal precedente concessionario e dagli altri aspiranti, attraverso una procedura selettiva trasparente e imparziale.