Il riconoscimento di una sentenza penale straniera di condanna è ammissibile solo se la stessa non contiene disposizioni contrarie a principi fondamentali dell'ordinamento giuridico italiano. Pertanto, il giudice italiano, nel procedimento di riconoscimento, deve verificare la compatibilità della sentenza straniera con i principi costituzionali e con i diritti fondamentali della persona, al fine di garantire il rispetto del giusto processo e del diritto di difesa dell'imputato. Inoltre, il riconoscimento non può essere disposto qualora in Italia sia pendente un procedimento penale per il medesimo fatto, in applicazione del principio del ne bis in idem. Infine, il termine per l'impugnazione della decisione di riconoscimento decorre dalla notificazione della stessa all'imputato o al suo difensore, essendo inammissibile il ricorso proposto oltre il termine di quarantacinque giorni previsto dalla legge.