Consiglio di Stato sentenza n. 4358 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:4358SENT

Massima

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La cancellazione di un intermediario assicurativo dal registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi per omesso pagamento del contributo di vigilanza è illegittima se l'amministrazione non ha validamente comunicato l'avvio del procedimento e l'ingiunzione ad adempiere entro il termine previsto, nonostante fosse a conoscenza del corretto domicilio dell'interessato. In tal caso, l'intermediario ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla cessazione del rapporto di agenzia con la compagnia assicurativa, da quantificarsi sulla base dei redditi medi degli ultimi tre anni, per il periodo di effettiva interruzione dell'attività fino al massimo di tre mesi, salvo che la compagnia assicurativa non provveda a reintegrare tempestivamente il rapporto di agenzia. L'amministrazione non può essere ritenuta responsabile per il mancato ripristino del rapporto di agenzia oltre tale termine, essendo tale circostanza ascrivibile a fatti e decisioni di un soggetto terzo.

Sentenza completa

N. 08453/2010
REG.RIC.

N. 04358/2011REG.PROV.COLL.

N. 08453/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8453 del 2010, proposto da:
ISVAP (Istituto Vigilanza Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;

contro

((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, viale delle Milizie, 1;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Lazio, Sezione I, 3 giugno 2010, n. 14878, resa tra le parti, concernente cancellazione dal registro unico degli intermediari assicurativi e riassi…

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