Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5 del 2 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:5PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la condotta minacciosa è idonea a coartare la volontà della vittima, inducendola a consegnare un profitto indebito, a prescindere dalla effettiva realizzabilità del male prospettato. La valutazione dell'efficacia intimidatoria della minaccia deve essere effettuata in relazione a concrete circostanze oggettive, quali la personalità dell'agente, le condizioni ambientali, l'ingiustizia della pretesa e la vulnerabilità della vittima. Il criterio distintivo tra estorsione e truffa risiede nella diversa incidenza della condotta sulla sfera soggettiva della persona offesa: nell'estorsione il male è indicato come certo e realizzabile ad opera del reo o di altri, ponendo la vittima nell'alternativa di subire il danno o cedere al profitto indebito; nella truffa, invece, il male è prospettato come eventuale e non proveniente direttamente dall'agente, inducendo erroneamente la vittima alla prestazione. Ai fini della configurabilità dell'attenuante del danno di speciale tenuità nel delitto di estorsione, occorre valutare non solo il modesto valore economico del bene sottratto, ma anche gli effetti dannosi connessi alla lesione della libertà e dell'integrità fisica e morale della vittima, essendo il reato plurioffensivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3189/2015 CORTE APPELLO di TORINO, del 04/03/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/11/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRA RECCHIONE;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Giulio Romano, che ha concluso per il rigetto;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO…

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