Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32641 del 11 agosto 2009

ECLI:IT:CASS:2009:32641PEN

Massima

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La legittima difesa putativa, quale causa di esclusione della responsabilità penale, richiede che l'errore scusabile dell'agente trovi saldo ed evidente riscontro in una situazione obiettiva tale da far ragionevolmente sorgere in lui la convinzione di trovarsi in presenza di un pericolo attuale ed incombente di subire un'offesa ingiusta. Pertanto, non può ritenersi sussistente tale scriminante quando l'atteggiamento della persona offesa e degli altri soggetti coinvolti non sia stato improntato ad ostilità o aggressività nei confronti dell'imputato, il quale sia stato l'unico a dimostrare un rancore parossistico e ad utilizzare un'arma da taglio in modo sproporzionato rispetto alla situazione concreta. La mancanza di motivazione su una specifica censura di merito sollevata in appello, come la richiesta di derubricazione del reato, può essere superata attraverso il riferimento alla motivazione della sentenza di primo grado, quando le argomentazioni ivi contenute siano pienamente coerenti con la decisione di secondo grado e non vi siano nuovi elementi critici introdotti in sede di impugnazione. La valutazione comparativa tra la circostanza attenuante del vizio parziale di mente e la recidiva, nonché la concessione delle attenuanti generiche e la determinazione della pena, rientrano nella discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo sotto il profilo della logicità e non contraddittorietà, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. FI. LU. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/12/2008 della CORTE APPELLO di TORINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPOZZI Raffaele;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIALANELLA Antonio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. RAMONDINI ((omissis)), che ha conclus…

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