Il provvedimento amministrativo di annullamento di un precedente provvedimento di accoglimento tacito di un'istanza di condono edilizio, adottato ai sensi dell'art. 17 della legge regionale n. 4 del 2003, deve essere adeguatamente motivato, nel rispetto del principio di trasparenza e del diritto di difesa del privato interessato. L'Amministrazione, nell'esercizio del potere di autotutela, è tenuta a valutare attentamente tutti gli interessi coinvolti, pubblici e privati, e a bilanciare adeguatamente le contrapposte esigenze, evitando di incorrere in vizi di eccesso di potere per sviamento dalla finalità pubblica. Il provvedimento di annullamento in autotutela, inoltre, deve essere adottato entro il termine perentorio di diciotto mesi dalla formazione del silenzio-assenso, previsto dalla citata disposizione normativa, al fine di garantire la certezza dei rapporti giuridici e la tutela dell'affidamento del privato. Qualora l'Amministrazione non rispetti tali presupposti e limiti, il provvedimento di annullamento in autotutela può essere annullato in sede giurisdizionale, con conseguente ripristino della situazione giuridica precedente.