Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11963 del 26 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:11963PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di falsità ideologica, corruzione e altri illeciti, come la costituzione o gestione di scuole parificate per il conseguimento irregolare di attestati di idoneità o diplomi, può essere desunta anche dalla prova di condotte sintomatiche di adesione e collaborazione all'altrui disegno criminoso, quali la regolarità dei rapporti economici, l'identità delle modalità esecutive illecite e l'accordo sul modus operandi, a prescindere dalla cessazione formale del rapporto associativo, ove risulti provato il perdurare del legame e del contributo concorsuale in epoca pregressa. Inoltre, il pericolo di reiterazione di analoghi fatti può essere desunto dalla prosecuzione dell'attività illecita, seppure modificata nell'apparenza per evitare nuovi accertamenti giudiziali, nonché dal sistema economico che suppone la cura dei personali interessi per il mantenimento dei flussi di denaro, elementi che rappresentano il requisito richiesto dall'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p. per l'applicazione di una misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacom - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LI. Li. Gi. , nato il (OMESSO);

avverso l'Ordinanza del Tribunale della Liberta' di Gela in data 10.11.2009;

sentita la Relazione svolta dal Cons. Dott. Gian Giacomo Sandrelli;

Sentite le requisitorie del Procuratore Generale (nella persona del Cons. Dott. Enrico Delehaye) che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

E' presente l'avv. D'Ippolito Ernesto d…

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