Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29997 del 28 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:29997PEN

Massima

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La condotta di colui che, pur non essendo promotore o organizzatore di un'associazione di stampo mafioso, si adopera in modo continuativo e consapevole per agevolare l'attività del sodalizio criminale attraverso il riciclaggio di ingenti somme di denaro di provenienza delittuosa, integra la circostanza aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p., a prescindere dall'effettiva realizzazione di una controprestazione materiale in favore dell'associazione mafiosa. Ciò in quanto il mero fatto di consentire la circolazione di ingenti flussi di denaro di origine illecita, autorizzati dal clan egemone sul territorio, costituisce di per sé un significativo beneficio per l'associazione criminale, in ragione del consolidato controllo del territorio da parte di quest'ultima. Pertanto, la sussistenza di tale aggravante può essere desunta dalla reiterata attività di predisposizione e consegna di denaro contante da parte del soggetto agente, nonché dalle modalità di svolgimento di tale condotta, idonee a dimostrare la piena consapevolezza del suo ruolo di agevolazione del sodalizio mafioso. Inoltre, l'assenza di giustificazioni alternative valide circa la destinazione delle ingenti somme di denaro riciclate, unitamente ai legami familiari e personali dell'agente con esponenti di spicco dell'associazione criminale, costituiscono elementi idonei a comprovare il nesso funzionale tra la condotta di riciclaggio e l'agevolazione del sodalizio mafioso. In tale contesto, l'incensuratezza dell'indagato e la brevità del periodo di realizzazione delle condotte contestate non sono di per sé sufficienti a superare la presunzione relativa di adeguatezza della misura cautelare, in assenza di elementi specifici idonei a vincere tale presunzione, attesa la particolare pericolosità sociale desumibile dalla modalità di partecipazione dell'agente all'attività delittuosa, dalla sua abilità nell'eludere i controlli e dalla consolidata adesione al sodalizio criminale, anche in ragione dei vincoli familiari e personali con esponenti di spicco dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/10/2021 del Tribunale del Riesame di Napoli;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Emanuele CERSOSIMO;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dr. MARINELLI Felicetta, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Difensore di (OMISSIS) propone ricorso avverso l'ordinanza emessa 29/10/2021 con la quale il Tribunale di Napoli ha rigettato la richiesta di riesame dell'ordinanza…

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