Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12177 del 2 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:12177PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando la condotta dell'agente, pur non escludendo completamente la volontà della vittima, la condiziona in maniera più o meno grave mediante minacce, inducendola a consegnare denaro o altre utilità. A tal fine, non è necessario che la volontà della persona offesa sia totalmente annullata, essendo sufficiente che la possibilità di autodeterminazione sia compromessa dal timore di subire il pregiudizio prospettato. Ai fini della valutazione della credibilità delle dichiarazioni della persona offesa, non occorrono necessariamente riscontri esterni, essendo sufficiente che il giudice di merito, attraverso un'adeguata e logica motivazione, ritenga attendibili tali dichiarazioni. Nell'applicazione della recidiva, il giudice deve fare riferimento ai parametri di cui all'art. 133 c.p., senza essere tenuto ad esaminare tutti gli elementi ivi indicati, essendo sufficiente che specifichi a quale di essi ha inteso fare riferimento. La determinazione della misura della pena, nel minimo e massimo edittale, rientra nell'ampio potere discrezionale del giudice di merito, il quale assolve il suo compito anche valutando globalmente gli elementi indicati nell'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMESSO), quale difensore di:

(OMESSO) (n. il (OMESSO));

avverso la sentenza della Corte d'appello di Napoli, 5 sezione penale, in data 04/02/2011.

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Adriano Iasillo.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. CESQUI Elisabetta, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza del 15.01.2010, il G.U.P.…

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