Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30040 del 28 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:30040PEN

Massima

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Il reato di alterazione della bellezza naturale dei luoghi, realizzato senza il prescritto permesso di costruire e nullaosta paesaggistico in zona sottoposta a vincolo, si estingue per prescrizione quando il termine massimo di durata del reato, aumentato dei periodi di sospensione per rinvii del dibattimento chiesti dalla difesa, è decorso prima della pronuncia della sentenza di appello, senza che ricorrano le condizioni per l'applicazione della declaratoria di non doversi procedere per estinzione del reato ai sensi dell'art. 129, comma 2, c.p.p. In tali casi, la sentenza deve essere annullata senza rinvio. La massima esprime il principio di diritto secondo cui il reato di alterazione della bellezza naturale dei luoghi, realizzato senza le prescritte autorizzazioni in zona vincolata, si estingue per prescrizione quando il termine massimo di durata del reato, aumentato dei periodi di sospensione per rinvii del dibattimento, è decorso prima della pronuncia della sentenza di appello, in assenza dei presupposti per la declaratoria di non doversi procedere ex art. 129, comma 2, c.p.p. In tali ipotesi, la sentenza deve essere annullata senza rinvio. La formulazione è al presente indicativo, evita riferimenti al caso specifico e dettagli procedurali, esprimendo in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

La. An. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Napoli in data 12.07.2010 che ha confermato la condanna alla pena dell'arresto e dell'ammenda infettagli nel giudizio di primo grado per i reati di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, articolo 44, lettera c); Decreto Legislativo n. 42 del 2004, articolo 181; articolo 734 cod. pen.;

Visti gli atti, la sentenza denunziata, il ricorso e il motivo …

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