Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48035 del 14 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:48035PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale deve fondarsi su specifici elementi indizianti, oggettivamente collegati alla commissione di fattispecie criminose tassativamente indicate, e non può basarsi su meri sospetti o su una valutazione parcellizzata e non unitaria degli elementi di fatto. Il giudice è tenuto a valutare in modo complessivo e non frammentario tutti gli elementi, anche quelli nuovi dedotti dalla difesa, senza preclusioni pregiudiziali, al fine di accertare l'attuale sussistenza dei presupposti per l'applicazione o il mantenimento della misura. Tuttavia, il giudizio di legittimità del provvedimento di prevenzione si limita al controllo della correttezza della motivazione, senza poter sindacare la valutazione nel merito degli elementi di fatto, che rientra nella discrezionalità del giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso il provvedimento che decide sull'istanza di revoca della misura di prevenzione è inammissibile se si limita a denunciare vizi della motivazione, senza dedurre violazioni di legge. Inoltre, la deduzione di una questione di legittimità costituzionale è inammissibile se formulata in modo generico, senza dimostrare il contrasto delle norme applicabili con i principi costituzionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 38/2015 CORTE APPELLO di MILANO, del 18/09/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE CRESCIENZO UGO.
MOTIVI DELLA DECISIONE
(OMISSIS), tramite il difensore ricorre per Cassazione avverso il Decreto 18 settembre 2015 con la quale la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'appello proposto per la revoca della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di residen…

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